Si celebra la Domenica delle Palme e della Passione del Signore, e da Piazza San Pietro il Santo Padre ci ricorda la generosità del Figlio di Dio che ha donato la Sua vita per noi.
Nei momenti più difficili, sul Calvario, in molti chiedono a Gesù di salvare se stesso proprio mentre lui invece sta offrendo se stesso; addirittura chiede al Padre di perdonare i suoi accusatori.
Nell’esatto momento della crocifissione, in preda ai dolori più acuti “Cristo chiede perdono per chi lo sta trapassando. In quei momenti verrebbe solo da gridare tutta la propria rabbia e sofferenza; invece Gesù dice: Padre, perdona loro. Diversamente da altri martiri, di cui racconta la Bibbia (cfr 2 Mac 7,18-19), non rimprovera i carnefici e non minaccia castighi in nome di Dio, ma prega per i malvagi.”
E noi invece, di fronte a chi ci fa del male cosa facciamo? Siamo pronti a perdonare o piuttosto restiamo fermi a recriminare? “Il Signore ci chiede di rispondere non come ci viene o come fanno tutti, ma come fa Lui con noi. Ci chiede di spezzare la catena del ‘ti voglio bene se mi vuoi bene; ti sono amico se sei mio amico; ti aiuto se tu mi aiuti’. No, compassione e misericordia per tutti, perché Dio vede in ciascuno un figlio. Non ci divide in buoni e cattivi, in amici e nemici.”
Approfittiamo di questo momento per imparare dal vero Maestro a perdonare chi ci fa del male, seguiamo il Suo esempio e a nostra volta chiediamo perdono per i nostri peccati.
Questa è una certezza: “Dio perdona tutti, può perdonare ogni distanza, mutare ogni pianto in danza, la certezza che con Cristo c’è sempre posto per ognuno; che con Gesù non è mai finita, non è mai troppo tardi. Con Dio si può sempre tornare a vivere.”