Tra i temi principali del magistero di Papa Francesco troviamo l’invito all’umiltà come scelta di vita per ogni cristiano, da contrapporre all’opulenza e alla indifferenza del mondo moderno: il Vangelo, ha più volte ripetuto il Pontefice nel corso dei propri interventi pubblici, ci chiama a non seguire il cammino mondano ma a scegliere un’altra via, uscendo dalla cultura dello scarto.
La povertà quale ricchezza: è questo l’insegnamento che il Santo Padre indica come chiave di lettura del proprio Magistero. Non possiamo dire sia un insegnamento nuovo considerato che lo stesso insegnamento è contenuto nella Seconda Lettera ai Corinzi, laddove San Paolo scrive che Cristo “si è fatto povero per arricchirci con la sua povertà“.
L’elemento di novità che apporta il Papa consiste nell’invito a seguire questo esempio di Cristo in ogni atto della propria vita, globalizzandone le conseguenze e lottando contro la cultura dello scarto, contro il disprezzo che patiscono gli anziani abbandonati e i giovani privi di lavoro.
Il mondo ha perso la capacità di piangere, di emozionarsi di fronte ai veri problemi e preferisce voltare lo sguardo: si tratta della globalizzazione dell’indifferenza, come la ha più volte chiamata il Vescovo di Roma.
Il mondo moderno, segnala Papa Francesco, si è chiuso in una tristezza individualista che nasce dall’egoismo del cuore, dalla ricerca di piaceri superficiali e dal fatto che si pensa solo a se stessi.
La soluzione è ripartire da capo, contrapponendo alla globalizzazione dell’indifferenza la globalizzazione della solidarietà: in parole povere l’invito di Papa Francesco è quello di riformulare le condizioni di vita di ogni persona affinché questa possa tornare ad essere attore della propria vita.
Il fine, così, è quello di riorganizzare la società civile, affinché questa sia conforme alla dignità umana, in virtù del fatto che ogni persona è stata creata ad immagine e somiglianza di Dio.
E’ vero Santo Padre,come al solito le tue sono sante parole che rispecchiano ciò che Nostro Segnore predicava,ma che purtroppo certi suoi e tuoi rappresentanti NON rispettano, come i Preti Francesi Pascal Thuillier & Vescovo di Parigi Andrè che per imposessarsi dei beni milionari di MIA zia marchesa Yolande d’Argenge Lafue NON hanno esitato prima a esorcissarla e poi a plagiarla(di tutto ho prove) e quando i ho chiesto un colluquio ma hanno accusato di essere un millentatore,ben sapendo che le prove che io avevo portato alla loro conoscenza erano veritiere,è palese che loro sono dei veri >TRUFFATORI> ma che forti della loro posizione Ecclesiali sanno di potere comportarsi da “SCARAFAGGI” quali sono,certo che io sono SOLO un povero pensionato e come mi ha sritto su e-mail l’Abbè Pascal Thuillier non avevo abbasatnza soldi per fare valere i miei sacrosanti diritti,infatti i vari avvocati(alcuni dei quali mi hanno anche fregato dei quattrini) mi dicevano che in base alle mie documentazioni ero dalla parte della della ragione,ma dopo avere interpellato gli avvocati di questi accampavano molte scuse per lasciare perdere,vi è una sola persona che mi può aiutare,e quella persona è LEI Santo Padre,spero che mi possa aiutare,anche se so che NON è facile essendo loro ex Lefreviani quindi con poteri più forti del Vaticano,ma io NON aspetto la giustizia Divina e quanto prima mi farò giustizia da SOLO; sia lodato Gesù Cristo.