All’Udienza Generale il Pontefice racconta di due anziani descritti nel Vangelo di Luca, Simeone e Anna, che possono essere esempio di una vecchiaia “capace di riconoscere i segni di Dio”.
Sono importanti perché hanno fatto dell’attesa di Dio la loro ragione di vita, “Simeone sa, per una premonizione dello Spirito Santo, che non morirà prima di aver visto il Messia- mentre– Anna frequenta ogni giorno il tempio dedicandosi al suo servizio.” Per questo sono attenti e vigili, anche se anziani.
Essi ci insegnano che “una vecchiaia che si è esercitata nell’attesa della visita di Dio non perderà il suo passaggio: anzi, sarà anche più pronta a coglierlo, avrà più sensibilità per accogliere il Signore quando passa. Ricordiamo che un atteggiamento del cristiano è stare attento alle visite del Signore, perché il Signore passa nella nostra vita con le ispirazioni, con l’invito a essere migliori.”
Sempre con i sensi spirituali vigili, troppo spesso infatti corriamo il rischio di incorrere in “un’ anestesia dei sensi spirituali, nell’eccitazione e nello stordimento di quelli del corpo.” Siamo come anestetizzati, incapaci di vedere la presenza di Dio, o quella del Male. A volte nemmeno ce ne accorgiamo, sottolinea Francesco, e a farne le spese troppo spesso sono proprio gli anziani, ai quali si resta indifferenti.
Invece proprio loro possono insegnarci l’umiltà di non voler essere a tutti i costi protagonisti, la giusta maturità, così come fecero Anna e Simeone che riconobbero in un Bambino la forza del Signore, e ne furono semplici testimoni. Gli anziano possono trasmettere tanto alle nuove generazioni, basta ascoltarli.
“La vecchiaia che ha coltivato la sensibilità dell’anima spegne ogni invidia tra le generazioni […] si congeda dalla vita ma consegnando – tra virgolette – la propria vita alla nuova generazione.” È di questo che abbiamo bisogno oggi, “abbiamo bisogno di anziani saggi, maturi nello spirito che ci diano una speranza per la vita!”
Ho un’esperienza in tal senso. Mio nonno dopo la pensione ha avuto una malattia che lo costringeva a stare a letto. Io ogni tanto il pomeriggio lo andavo a trovare parlavamo tanto e da Lui ho appreso ciò che poi mi è servito per affrontare meglio la vita. Lo ringrazierò sempre e prego per Lui.
Caro Papa Francesco
di anziani saggi ce ne sono tanti, non ascoltati
io ho avuto la fortuna di essere stata scelta 30 anni fà, dalla XINHUA agenzia di stampa cinese e sono invecchiata felicemente con loro.
oggi come ieri mi occupo di giornalismo di Pace, e sono contento che incontrerai a Malta due amici, il Vescovo di Gozi che in passato, da Parroco del quartiere romano Statuario ha ospitato due parroci cinesi in visita in Vaticano, permettendo una collaborazione non facile nel 2002
l’altra è un’amica iraniana, rifugiata e dedita come artista a promuovere con me in RUSSIA-UNESCO- l’educazione EIDOS per la pace fra i popoli
Buon Viaggio e Buon Lavoro
sei un’ottimo AMBASCIATORE di PACE per tutti gli anziani e non solo
in Jesus
Rosa
L’antico mondo ebraico e l’antico mondo cristiano riconoscono Dio quando passa.
Il nuovo corrotto da romani non è come quello antico ma sta con satana è del mondo e a causa di satana non riconosce Dio quando passa.
Il mondo religioso che non sceglie la Verità la Giustizia l’Amore e la Vita non sceglie Dio.
L’antico mondo ebraico e l’antico mondo cristiano riconoscono Dio quando passa.
Il nuovo corrotto da romani non è come quello antico ma sta con satana è del mondo e a causa di satana non riconosce Dio quando passa.