Oggi, prima domenica di Avvento, Papa Francesco ha guidato l’Angelus riflettendo sul Vangelo di Luca (21,25-28.34-36), incentrato su sconvolgimenti cosmici e sentimenti di ansia e paura nell’umanità. Nel messaggio evangelico, però, risuona un’esortazione di speranza da parte di Gesù: «Risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina» (Lc 21,28).
Il Santo Padre ha spiegato che Gesù invita a non lasciare che i cuori si appesantiscano dalle paure e dagli affanni, ma a vivere con un cuore leggero e vigile, capace di confidare nell’amore salvifico di Dio. «Che i vostri cuori non si appesantiscano», ha ribadito, sottolineando come spesso le preoccupazioni e le ansie personali o globali gravino come macigni sulla vita delle persone.
Gesù propone, invece, di volgere lo sguardo al cielo per leggere gli eventi con gli occhi di Dio. «Risollevatevi e alzate il capo», ha ripetuto Papa Francesco, ricordando che anche nei momenti più difficili è possibile ritrovare speranza confidando nel Signore. L’Avvento, ha affermato, è un tempo prezioso per alleggerire i cuori e prepararsi ad accogliere il Salvatore.
Appelli per la pace nel mondo
Dopo l’Angelus, il Pontefice ha rivolto il suo pensiero a diverse situazioni di conflitto nel mondo. Ha ricordato il 40° anniversario del Trattato di Pace tra Argentina e Cile, sottolineando il valore del dialogo come strumento di risoluzione dei conflitti.
Ha espresso speranza per il cessate-il-fuoco in Libano e ha lanciato un pressante appello affinché i politici libanesi eleggano un presidente, permettendo alle istituzioni di riprendere il loro funzionamento e al paese di tornare alla stabilità.
Il Papa ha poi ricordato la drammatica situazione a Gaza e in Siria, invocando la liberazione degli ostaggi e l’accesso agli aiuti umanitari per le popolazioni sofferenti. Con particolare intensità ha parlato della guerra in Ucraina, definendola un “orrore che offende Dio e l’umanità”.
«La guerra è sempre una sconfitta, una sconfitta per l’umanità intera», ha affermato, invitando la comunità internazionale a rinnovare gli sforzi per fermare le ostilità e a portare speranza concreta alle popolazioni colpite, soprattutto in vista del rigido inverno.
Saluti e auguri per l’Avvento
Infine, Papa Francesco ha salutato con affetto i fedeli e i pellegrini presenti, menzionando gruppi provenienti da diverse regioni d’Italia e da altri paesi. Ha augurato a tutti un buon inizio di Avvento, chiedendo come sempre: «Non dimenticatevi di pregare per me».