Nel giorno in cui la Chiesa commemora tutti i defunti, Papa Francesco si è recato nel cimitero romano di Prima Porta per celebrare la Santa Messa. Durante la propria omelia, il Santo Padre, ha ricordato come la ricorrenza odierna, pur lasciandoci un velo di tristezza, ci infonde speranza.
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Chi non vive per servire, non serve per vivere
Papa Francesco ha celebrato oggi una nel corso dell’ultimo anno: durante la propria riflessione il Santo Padre, nel ricordare come il servizio sia la vocazione del sacerdote, ha sottolineato come “chi serve e dona, sembra un perdente agli occhi del mondo”, ma in realtà “perdendo la vita, la ritrova”.
La morte non è l’ultima parola sulla sorte umana
Anche nel corso dell’Angelus di oggi, 2 novembre 2014, in occasione della Commemorazione di Tutti i Fedeli Defunti, Papa Francesco ha ricordato che i Santi e i Defunti sono legati fra loro da una comune unione, formando, assieme ai noi in Terra, il “corpo mistico di Gesù Cristo“: defunti e santi ci mostrano “come la gioia e le lacrime trovano…
Ancoriamo il nostro cuore là dove sono i nostri antenati!
Gli antenati sono speranza per il cristiano: essi permettono di non smarrire il cammino che porta a Gesù. Il ricordo dei defunti, la loro commemorazione, ci permette di ancorare il nostro cuore là dove sono loro, che è anche il luogo dove è Dio.