L’omelia di oggi, durante la Santa Messa del mattino, è stata centrata sulla significato della parola “Padre” nella preghiera del cristiano: questa, ha spiegato Francesco, per il cristiano non è una parola vuota, ma al contrario svela le “radici della mia identità” cristiana perché essere figlio di Dio è proprio il cuore dell’identità cristiana.
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Diventiamo cristiani senza compromessi, senza doppia vita
Nell’omelia di Papa Francesco ha parlato dell’importanza di custodire e preservare la propria identità cristiana. Oggi, prendendo spunto dalla Prima Lettura (2 Mac 6, 18-31), il Santo Padre ha messo nuovamente in guardia i fedeli dalla mondanità, che alla fine sempre porta alla incoerenza, all’assumere una doppia vita: è importante imparare a vivere senza scendere a compromessi e con la…
L’identità cristiana è una grazia da mantenere e custodire
Papa Francesco durante l’omelia di oggi, lunedì 16 novembre 2015, celebrata nella parrocchia di Santa Marta in Vaticano ha invitato i cristiani a proteggere la propria identità dalle tentazioni delle mondanità e dal pensiero unico che porta ad annacquare la fede.
Mai si spenga, nel nostro cuore, la nostalgia di Dio
Papa Francesco, rientrato dal recente viaggio apostolico che lo ha portato negli Stati Uniti d’America e a Cuba, ha ripreso a celebrare la Santa Messa a Casa Santa Marta: nell’omelia di oggi, il Pontefice, prendendo spunto dalla Prima Lettura (Ne 8,1-4.5-6.7-12) del giorno ha parlato della nostalgia di Dio, che prova un cuore cristiano.
Non annacquamo la nostra testimonianza cristiana
Essere fedeli portatori del messaggio di Gesù durante tutta la nostra vita, senza annacquare la nostra identità cristiana, lasciandoci affascinare dalla mondanità, è stato il centro della omelia di Papa Francesco celebrata oggi, 9 giugno 2015, nella cappella della Residenza Casa Santa Marta.
Essere cristiani tiepidi rende opaca la nostra identità cristiana
Dio non solo ci ha scelti ma ci ha dato, per mezzo dello Spirito Santo, uno stile di vita, che non è composto solamente da una serie di indicazioni riguardo il modo di comportarsi ma è proprio un modo d’essere del cristiano: questo modo d’essere, questo sigillo dello Spirito Santo, è la nostra identità cristiana e si rende evidente attraverso…
L’identità cristiana non può prescindere dalla Croce
Ogni cristiano è in un certo qual modo simile al Cireneo che aiuta Gesù a portare la Croce: il cammino cristiano è proprio questo, accompagnare passo passo Gesù con le nostre croci, aiutandolo a portare la Sua Croce e solo così giungendo a comprendere il Mistero di Dio.
Le differenze non impediscono l’armonia, la gioia e la pace
Tema centrale nella visita di Papa Francesco in Albania è stato l’incontro “tra persone appartenenti a differenti etnie e a diverse confessioni religiose“: l’Albania da testimonianza che “le differenze non impediscono l’armonia, la gioia e la pace, anzi diventano occasione per una più profonda conoscenza e comprensione reciproca“.
L’identità cristiana è pensare, sentire e parlare come Gesù
Nella Santa Messa di oggi, martedì 2 settembre 2014, Papa Francesco prendendo spunto dalla Lettura del Vangelo (Lc 4, 31-37) per continuare l’omelia di ieri nella quale aveva spiegato che la Parola di Dio si basa sulla Potenza di Dio, che viene dallo Spirito Santo e non sulla sapienza umana: così oggi il Pontefice spiega che tale Potenza di Dio,…
La nostra identità cristiana è appartenenza a un Popolo, alla Chiesa
Il cristiano non può vivere isolato dal Popolo di Dio o ancora peggio fuori dal esso: il cristiano è una persona che vive nel Popolo di Dio poiché è figlio di questo popolo, così come Gesù non si può comprendere da solo ma contestualizzato nel Popolo di Dio, di cui Egli stesso è figlio. Così nel corso della riflessione del…
Lo stile del cristiano è annunciare il Vangelo con gioia, andando come un agnello
“Il cristiano è discepolo per camminare, per andare” ha detto Papa Francesco nel corso della riflessione mattutina in Santa Marta del 14 febbraio 2014 e tracciando il profilo di quella che è l’identità del discepolo ha precisato che “un cristiano che rimane fermo è ammalato nella sua identità cristiana“.