La Chiesa è depositaria del dono di perdonare i peccati, ma – ricorda Papa Francesco nel corso dell’ 20 novembre 2013 – non ne è la padrona: “è serva del ministero della misericordia e si rallegra tutte le volte che può offrire questo dono divino.“
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Chi fa la doppia vita è un corrotto e un ipocrita: un sepolcro imbiancato
Papa Francesco nella consueta riflessione mattutina del 11 novembre 2013 nella cappella di Casa Santa Marta parla della differenza tra peccatori e corrotti: Dio mai si stanca di perdonare i primi ma per i secondi non esiste perdono.
Preghiamo perché la Chiesa possa sempre far scorrere l’acqua della grazia
Oggi era un giorno speciale per la Chiesa romana: ricorreva infatti il ricordo della dedicazione della basilica lateranese quale Cattedrale della Chiesa Universale, la madre di tutte le Chiese. sia di Roma che fuori Roma, sia di quelle fisiche che di quelle particolari guidate dai vari Vescovi, discendenti degli apostoli.
Sali sull’albero della voglia di essere perdonato: non sarai deluso!
“Se tu hai un peso sulla tua coscienza, se tu hai vergogna di tante cose che hai commesso – dice nell’ odierno Papa Francesco – fermati un po’, non spaventarti.” Dio sempre perdona e attento sempre attende il benché minimo gesto, da parte nostra, che dimostri un interesse verso Lui per venire da noi.
Il mistero della vicinanza: Dio si è fatto uomo per avere mani!
“Quelli che sono più vicini al cuore di Gesù – dice Papa Francesco – sono i più peccatori” quanto è difficile, se non impossibile, comprendere appieno questo mistero. Così il Vescovo di Roma nella riflessione mattutina del 22 ottobre ci parla del mistero della vicinanza di Cristo.
Tutti partecipiamo all’Incarnazione quando diciamo sì alla Sua Parola
“La fede di Maria scioglie il nodo del peccato” con queste parole inizia la riflessione di Papa Francesco sull’importante ruolo della madre di Gesù e per estensione della donna nella Chiesa. Le parole del Pontefice derivano dal Concilio Vaticano II e all’apparenza complesse, nella spiegazione che il Vescovo di Roma ci dà diventano immediatamente comprensibili.
Gesù preferisce il peccatore, sempre, per perdonarlo, per amarlo
“Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno”, un passo del Vangelo di oggi che apre a vari interrogativi: come può essere difficile entrare nella porta del Regno di Dio se Dio stesso sempre perdona?
Tutti noi siamo vasi d’argilla ma nei quali c’è il tesoro immenso
“Tutti noi siamo vasi d’argilla, fragili e poveri” – scrive Papa Francesco in Twitter – “ma nei quali c’è il tesoro immenso che portiamo”. Il tema della fragilità umana dinnanzi l’immensità del mistero di Dio é stato più volte al centro delle riflessioni di Papa Francesco, sia nelle omelie in che nell’omelia della messa mattutina nella Residenza di Sumaré in Rio de Janeiro…
Il coraggio cristiano: saper fuggire dal peccato e camminare verso Dio
Riconoscere che ci sono tentazioni alle quali non sappiamo resistere é un gesto di onestà verso noi stessi e verso Dio. Perché é così: siamo essere umani, fatti di carne e sangue. Non siamo in grado di resistere a tutto ma questo non significa che possiamo permetterci tutto trasformando questo dato di fatto in una scusa.
Cristo si fa nostro peccato, liberandoci
Nell’omelia del Papa Francesco ci ha spiegato come Gesù Cristo non ci abbia salvato con una idea, con un qualcosa di teorico o intellettuale ma la salvezza di Cristo sia reale. Continua nell’omelia del 15 giugno questo suo insegnamento. Difatti molti di noi si saranno detti: tutto bello, ma come Cristo mi salva realmente nel mio vivere quotidiano?
Gesù Cristo non ci ha salvati con un’idea
La salvezza é reale “Gesù Cristo non ci ha salvati con un’idea, con un programma intellettuale” Il Signore che professiamo ci ha salvato in maniera concreta, non per mezzo di idee e concetti assoluti. E’ una salvezza reale quella di Gesù che interviene nella nostra vita di tutti i giorni, che ci tocca quotidianamente.