All’Angelus il Pontefice parla del diavolo, spiegando perché si chiama divisore e cosa voleva ottenere tentando Gesù nel deserto, da cosa lo voleva dividere.
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Non si scende a patti con il peccato
In questa prima domenica di Quaresima l’Angelus verte sulle tentazioni del diavolo e sul peccato. Papa Francesco ha citato il Vangelo di Matteo 4, 1-11, brano che racconta proprio le tentazioni di Satana a Gesù durante i suoi 40 giorni di meditazione nel deserto.
Con la Parola di Dio sempre nel cuore, vinciamo le tentazioni
Papa Francesco, durante la propria riflessione antecedente alla recita della preghiera mariana dell’, ha invitato i fedeli a prepararsi, durante questi 40 giorni di Quaresima, che ricordano i quaranta giorni che Gesù trascorse nel deserto, per affrontare il combattimento spirituale contro il Maligno con la forza della Parola di Dio.
La vita cristiana è una lotta: dobbiamo sentire il cuore che lotta!
Papa Francesco, durante la omelia del mattino, in Casa Santa Marta, ha descritto la vita cristiana come una lotta nel corso della quale siamo tentati più volte e basandoci unicamente sulle nostre forze umane è impossibile vincere queste tentazioni: la nostra unica salvezza è Gesù, il quale è venuto per distruggere l’influsso del male sui nostri cuori.
Sono una persona leale, trasparente o sono un ipocrita?
L’ipocrisia è il lievito cattivo che ci porta lontano dal cammino del Signore: come ogni buon lievito che si rispetti ne basta un granello affinché questo cresca, cresca fino a occupare tutto lo spazio disponibile. È per questo che il cristiano deve guardarsi dalla tentazione di cadere nell’ipocristia, che è proprio quanto Gesù recrimina ai farisei.
La preghiera è una risposta concreta contro la rassegnazione
L’incontro con i , durante la quarta giornata del Viaggio Apostolico di Papa Francesco in Messico, è stata l’occasione nella quale il Santo Padre ha ribadito l’importanza della preghiera. Pregare si impara, ha detto il Papa, “come impariamo a camminare, a parlare, ad ascoltare“.
Cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?
Papa Francesco nel corso della riflessione odierna in Casa Santa Marta ha messo in guardia i cristiani dalla tentazione di scivolare verso la mondanità diventando cristiani tiepidi e terminano per seguire Gesù per interesse e non per fede.
Diamo tempo al tempo, quale risposta agli oltraggi
Papa Francesco durante l’omelia di oggi, venerdì 17 aprile 2015, ha spiegato quale sia il modo cristiano di reagire alle provocazioni e più in generale ai “cattivi pensieri“: il Santo Padre prendendo spunto dalle Letture del giorno ha illustrato quale sia il cammino da seguire per “arrivare al giusto, alla pace“.
Dobbiamo imparare dal Vangelo come si fa la lotta contro il Diavolo
Dobbiamo imparare dal Vangelo come si fa la lotta contro il Diavolo perché il Diavolo esiste, anche nel XXI secolo! È questo il messaggio che Papa Francesco ha espresso nel corso dell’omelia del mattino in Casa Santa Marta.
Inutile parlare con Satana perché è astuto, la Parola di Dio ci difende
Quaresima, tempo di conversione: è questo il messaggio centrale del discorso all’ in questa domenica 9 marzo 2014. Prendendo spunto dal Vangelo del giorno, il Pontefice ci invita a fare come Gesù che, tentato da Satana, decide di non dialogare col demonio ma di lasciarsi difendere dalla Parola di Dio.
Quando hai il cuore chiuso non puoi sentire la voce di Dio
La fuga da Dio e la sordità nel cuore alla voce di Dio. Questo il fulcro della riflessione mattutina del Papa in Santa Marta il 7 ottobre. Papa Francesco, commentando il Vangelo del giorno che racconta la parabola del Buon Samaritano, ci fa notare come sia il levita che il sacerdote siano sordi alla voce di Dio, sordi alla misericordia…