Papa Francesco ha incontrato sabato scorso i rappresentanti della Confederazione Nazionale dei Coltivatori Diretti, in occasione del settantesimo anniversario della fondazione della stessa: il Pontefice ha messo il luce l’importanza della coltivazione della terra e quali devono essere le linee guida affinché la terra sia “sorella”, e non sfruttata, anticipando alcuni dei temi che verranno poi trattati nella futura Enciclica sull’Ecologia, che il Santo Padre ha annunciato verrà pubblicata nella seconda metà del 2015.
Coltivare la terra è “un’attività tipicamente umana e fondamentale” ha ricordato Bergoglio, che trova fondamento nel “mandato consegnato da sempre all’uomo” da Dio, ovvero “coltivare e custodire la terra” (cfr Gen 2,15). “Nel lavoro degli agricoltori c’è, infatti, l’accoglienza del prezioso dono della terra che ci viene da Dio” ha continuato il Vescovo di Roma, tanto è che “l’opera di quanti coltivano la terra, dedicando generosamente tempo ed energie, si presenta come una vera e propria vocazione“.
Bisogna fare attenzione alla “troppo diffusa sottrazione di terra all’agricoltura per destinarla ad altre attività, magari apparentemente più redditizie” (cfr Messaggio per la Giornata del Ringraziamento, 9 novembre 2014) ha denunciato Francesco “Anche qui domina il dio denaro! È come di quelle persone che non hanno sentimenti, che vendono la famiglia, vendono la madre, ma qui è la tentazione di vendere la madre terra“.
Si dimentica così che il mandato che Dio ha dato all’uomo non è volto “solo a coltivare la terra, ma anche a custodirla“. Si tratta di una vera e propria “sfida” questa, poiché custodire non significa essere liberi di sfruttare a proprio piacimento. Dunque “come realizzare un’agricoltura a basso impatto ambientale? – ha domandato il Santo Padre – Come fare in modo che il nostro coltivare la terra sia al tempo stesso anche un custodirla? “
La risposta che ha fornito il Papa è stata quella di “ritrovare l’amore per la terra come “madre” – direbbe san Francesco – dalla quale siamo tratti e a cui siamo chiamati a tornare costantemente. E da qui viene anche la proposta – ha dunque aggiunto, concludento – custodire la terra, facendo alleanza con essa, affinché possa continuare ad essere, come Dio la vuole, fonte di vita per l’intera famiglia umana“.
Oggi sembra che i giovani, appartenenti a vari Paesi del mondo, siano interessati non tanto ai lavori veri propri della terra, quanto rendere gli stessi più adeguati ai tempi, e orientarli verso moderne tecnologie. I giovani potrebbero fare molto di più se fossero aiutati dalle Istituzioni preposte in tal senso, dando loro aiuti economici e, nello stesso tempo, facilitare loro le procedure di accesso alle attività, dando un taglio netto alla complicata burocrazia verso cui vanno incontro al momento della presentazione dei loro progetti. La globalizzazione, estesa in tutti i campi, ha disorientato un po’ molte forze lavorative ed ha provocato, nel Paese di origine, un senso di sfiducia. I prodotti della Terra sono e saranno sempre il pane e la vita per tutti, per cui ci si augura che le prossime generazioni possano vivere serenamente, senza distinzione di razza e di religione.
SAN FRANCESCO DI ASSISI PREGA PER NOI E PER LA TERRA CHE DIO LA PROTEGGA E CHE LA GENTE SI DIA DA FARE PER PROTEGGERE LA TERRA E LA NATURA…, AMEN.
il Papa Oggi mi ricorda l’importanza che è per tutti noi salvaguardare la terra, sia perchè il contadino da essa nè trae benificio, per sè per la famiglia, e anche per lintera famiglia dell’umanità perchè anche noi singli individui nè traiamo beneficio, nella nostra vita per l’alimento indispensable per tutti .
Questo spinge tutti noi abitanti del mondo a rispettarla,perchè è un immendo dono di Dio per tutti, questo deve dare dare a tuttti noi lo stimolo a salvaguardarla conservarla,evitandi d’inquinarla, con prodotti nocivi, ed evitare, l’aumento dello smog, molto nocivo, per tutti. per questo dobbiamo ringraziare Dio per questo immenso dono e far si che ogni uomo si prodighi nel salvaguardarla da ogni tipo di smog.
Amore e passione.
Rispetto e speranza.
I credenti hanno l’obbligo morale di custodire il creato, oggi fragile.
serve alla MADRE TERRA la cura ambientale, dipende da noi sviluppare e creare per le future generazioni una terra in armonia con il suo creatore
REZO TODOS LOS DIAS PARA QUE LE VALLA BIEN , SI DIOS LO PERMITE ESPERO ALGUN DIA PODER LLEGAR A UD . SIEMPRE LE PIDO A DIO QUE ME DE LO QUE LE SOBRE Y SOY MUY FELIZ . GRACIAS E SU SANTIDAD
E’ quanto sento nel cuore e nell’anima. Se non ci convinciamo di questo siamo tutti responsabili del futuro dei nostri figli e nipoti e del creato!