La fede si trasmette con l’esempio, ha detto Papa Francesco durante l’omelia di oggi in Casa Santa Marta, e questo era vero ai tempi di Gesù e lo è tanto più oggi, che i giovani sono continuamente catturati da nuovi stimoli che rendono vane le parole: nel mondo attuale al centro degli interessi delle persone e dei giovanissimi in particolare vi è la comunicazione per mezzo di immagini, che rende le parole superate e che pone ancora più urgente l’esigenza che i cristiani siano veri testimoni della propria fede con i fatti e non con le parole.
È stata una messa un poco speciale quella di oggi, poiché ad assistere alla messa vi erano numerosi bambini di una parrocchia romana: Papa Francesco, come un parroco e un catechista, ha trasformato l’omelia in un momento di dialogo con i bambini e con gli adulti. A questi ultimi, in particolare, il Pontefice ha chiesto: come possiamo trasmettere la fede?
È proprio questa la sfida che si propone nel secolo moderno: come insegnare a “camminare nell’amore e nella verità” ai giovani: “un cristiano deve prendersi cura dei ragazzi, dei bambini – ha infatti commentato il Santo Padre – e trasmettere la fede, trasmettere quello che vive, che è nel suo cuore“.
Tuttavia “in questo mondo dell’immagine, tutti questi hanno il telefonino e le parole non servono” ha detto il Vescovo di Roma: è inutile tramandare la fede a parole, dobbiamo “darla con l’esempio! Con le parole non serve!… Oggi, le parole non servono! – ha aggiunto, mentre quello che serve è – Esempio! Esempio” di vita cristiana e di coerenza rispetto i valori insegnati da Gesù.
“In questo momento dobbiamo chiedere a Gesù che ci insegni a camminare nella verità e nell’amore” ha quindi concluso Bergoglio, ricordando come sia importante “Pregare il Signore, pregare Gesù, pregare la Madonna, perché ci aiutino in questo cammino della verità e dell’amore“.
E vero la preghiera e come un telefono. Componi il numero e ti risponde una voce così, è la preghiera, tu preghi e ti risponde Gesù nostro Dio e Re o, nostra madre Maria Santissima. La preghiera è un aprirsi a Gesù non solo, ma tinvoglia a leggere il vangelo a scoprire come vivere oggi, e come se il maestro di educa in un modo nuovo, il modo del ”CUORE”, lui e lì dentro il tuo cuore, e ti da tanto amore, che tu, ti senti leggero, ti senti avvolto di un’atmosfera dolce, viva, calorosa, ti rende puro come eri bambino. Durante la giornata Gesù e sempre al tuo fianco e ti guida, succede spesso che quando c’è un problema non sai come risolverlo e bene, se tu parli con Gesù lui, nel tuo cuore ti risponde e, ti fa ricordare che nel vangelo e già successo e le risposte sono lì, e tutto scritto. Vedi alla fine la PREGHIERA È VITA, ti fa incontrare e vivere per sempre con Gesù e Maria nostra madre Santissama. Prova abbandonati alla preghiera e troverai la pace in terra. Cosi sia Amen.
Le parole non costano niente, ma quante conseguenze, in negativo o in positivo, possono produrre.
Le parole possono contenere verità e saggezza o menzogna e malizia.
Le parole possono essere dettate da integrità o da immoralità
Le parole possono prefissarsi obiettivi sani o iniqui.
Le parole possono essere usate con coerenza di pensiero o con finalità recondite.
Le parole possono pronunciarsi con perfetta consapevolezza del loro peso e coerenza d’azione o con superficialità e ostentazione, ben lungi dalla loro coerente concretizzazione.
Riconoscere la VERITA’ non è facile. Spesso si rimane irretiti o, quantomeno, delusi.
Che Dio ci protegga dalle verità simulate.
un sorriso, magari una carezza…dopo una discussione in famiglia…e i bimbi capiranno che la mamma e il papà si amano come prima,…si perdonano…perché chi ama Gesù non può essere in lite, perché Gesù è amore…solo amore e, se Lo si vuole in famiglia, bisogna fare regnare, il più possibile, l’armonia. Buonanotte a tutti.
Le verità costruite, spesso si scoperchiano da sole, però fanno male e, il più delle volt, producono danni irreparabili.
Laverità ci rende liberi. L’esempio è fondamentale. Ricordo quello che mia madre diceva, ma agisco spesso come faceva lei…. i bambini intuiscono i sottintesi, le parole nn dette e vedono sele parole sono campate per aria.
Camminare nella verità, quando sei circondato da iprocriti avidi, che si servono della simulazione per i propri profitti, non è facile. In particolare negli ambienti dove prolificano le corruttele, sostenute dai poteri forti.
Ai miei discenti ho sempre detto di non ricorrere mai a bugie per camuffare malefatte. Loro, oggi, mi ricordano associandomi a questo mio insegnamento: meglio una brutta verità, che la menzogna.
Papa Francesco, anche le parole, poche, ma sentite, degli educatori, genitori, insegnanti, catechisti ecc. che comprendono rispettose i sentimenti dei bambini e dei ragazzi in modo da rassicurarli sul loro essere creature di Dio, e in modo da guidare insieme i loro comportamenti senza rabbia, disprezzo, faciloneria, fretta, insopportazione, sono basilari !!! Solo così si può far comprendere loro la grandezza della Fede cristiana. Solo così, dal rapporto che si crea con il riconoscimento dei sentimenti dell’altro, ogni vero esempio di Fede attiva e di Amore sarà forte, importante, irrinunciabile anche nel mondo dei cellulari. Io mi batto per questo tenendo incontri gratuiti con gli educatori. E vedo risultati emozionanti. E Lei mi aiuta con la Sua vicinanza.
Sulla lettura sembra omessa la preoccupazione del papa a preoccuparsi.del lavoro nero senza leggi e risorse economiche
La VERITA’ s’insegna con l’esempio concreto. Le sole parole sono solo ipocrisia, insegnano l’esatto contrario e producono l’esaltazione ed il rinvigorimento della falsità, cpn tutto il male in essa insito.
LA VERITA’. SEMPRE.