Una fede che non ti porti alla testimonianza non è fede ma solo parole

Nel corso della riflessione mattutina in Casa Santa Marta, Papa Francesco, prendendo spunto dalle Letture del giorno, è tornato su un tema lui caro: quello della fede come testimonianza e non come ideologia. La fede deve portare alla testimonianza, al coinvolgimento personale, ad amare con le opere altrimenti non è fede ma ideologia: diventano parole e nulla più.

“Una fede senza opere, una fede che non ti coinvolga, che non ti porti alla testimonianza, non è fede” ha precisato il Pontefice nel corso dell’omelia. Dobbiamo amare con le opere, essere concreti poiché una fede teorica, senza le opere, ci rende freddi e trasforma la nostra vita in “una vita tiepida, debole“.

Il fatto che la fede sia un fuoco vivo non è solo una immagine: è veramente quella l’azione della fede. Essa dà calore, dà vita alla nostra esistenza “voi potete conoscere tutti i comandamenti, tutte le profezie, tutte le verità di fede – ha commentato Papa Francesco – ma se questo non va alla pratica, non va alle opere, non serve“.

La fede non serve per pregare, la fede non serve per andare in chiesa: “possiamo recitare il Credo teoricamente, anche senza fede, e ci sono tante persone che lo fanno così“.

“I demoni” ha quindi portato ad esempio il Pontefice “conoscono benissimo quello che si dice nel Credo e sanno che è Verità” ma non possiedono la fede, la hanno persa.

Al contrario ci sono molti esempi nel Vangelo, ha ulteriormente commentato Bergoglio, di persone che pur non conoscendo la dottrina, hanno tanta fede, come la Samaritana, la Cananea o anche il cieco guarito.

Queste tre persone, ha sottolineato Papa Francesco, dimostrano che testimonianza e fede sono indissolubili: “La fede porta sempre alla testimonianza. La fede è un incontro con Gesù Cristo, con Dio, e di lì nasce e ti porta alla testimonianza.“

La fede senza la testimonianza si trasforma dunque in un nulla, in un qualcosa di vuolto: “sono parole e niente più che parole” ha concluso il Pontefice.