Dopo aver attraversato a bordo della papamobile la spianata del santuario, prevedibilmente gremita di centinaia di migliaia di fedeli, Papa Francesco è giunto nella cappellina delle Apparizioni, a Fatima, dove si è raccolto in preghiera (non prima di aver posto un dono floreale ai piedi della statua della Madonna).
“Imploro per il mondo la concordia tra tutti i popoli”, ha detto Francesco. “Vedo nelle guerre che distruggono questo pianeta il sangue dell’Agnello versato per noi”, ha poi aggiunto.
Il Papa ha invitato i fedeli a seguire l’esempio di Giacinta e Francisco, due dei tre pastorelli che ricevettero in dono i segreti di Fatima: seguendo l’esempio di questi ragazzini, anche noi riusciremo a percorrere ogni rotta, anche noi potremo essere pellegrini e persone capaci di abbattere muri e frontiere, manifestando la giustizia e la pace di Dio.
“Vengo qui come profeta e come messaggero – ha detto Bergoglio -, e vengo come vescovo vestito di bianco. Ricordo tutti quelli che, vestiti di candore battesimale, vogliono vivere in Dio e recitano i misteri di Cristo per raggiungere la pace”.
Il riferimento di Francesco alla “Chiesa vestita di bianco” riprende l’interpretazione simbolica che Joseph Ratzinger diede del terzo segreto di Fatima reso pubblico nel 2000, dove si fa riferimento a “diversi Papi” che hanno condiviso le sofferenze di un “secolo di martiri”, di “persecuzioni della Chiesa”, di due guerre mondiali e di “numerosi conflitti locali”.
Papa Francesco ha riservato una preghiera rivolta alla Vergine Maria, affinché guardi i dolori della famiglia umana “che geme e piange in una valle di lacrime”. “Regina del Rosario di Fatima, Fa’ che seguiamo l’esempio dei Beati Francesco e Giacinta e di quanti si consacrano all’annuncio del Vangelo. Fa che possiamo essere come Te, immagine della colonna luminosa che illumina le vie del mondo a tutti, manifestando che Dio esiste, che Dio c’è, che Dio abita in mezzo al suo stesso popolo, ieri, oggi e per tutta l’eternità”.