La violenza, giustificata usando il nome di Dio, e la libertà di credo sono stati così gli altri due temi importanti, oltre quello della , che Papa Francesco ha trattato nel corso di questo pellegrinaggio in Terra Santa 2014.
Ogni persona ha diritto di “professare con tranquillità la propria fede, nel rispetto della libertà religiosa, che è un fondamentale diritto umano e che auspico vivamente venga tenuto in grande considerazione in ogni parte del Medio Oriente e del mondo intero” aveva detto fin dal suo arrivo durante la .
La libertà religiosa, ha ulteriormente espresso il Pontefice nell’ è “una delle condizioni irrinunciabili della pace, della fratellanza e dell’armonia; dice al mondo che è doveroso e possibile trovare un ; testimonia che le cose che abbiamo in comune sono così tante e importanti che è possibile individuare una via di convivenza serena, ordinata e pacifica, nell’accoglienza delle differenze e nella gioia di essere fratelli perché figli di un unico Dio“.
È per questo che non vi deve essere “alcuno spazio per chi, strumentalizzando ed esasperando il valore della propria appartenenza religiosa, diventa intollerante e violento verso quella altrui“, ha commentato parlando nella .
“Nessuno strumentalizzi per la violenza il nome di Dio!” ha dichiarato parlando al , completando poi il proprio pensiero con la denuncia senza mezzi termini del terrorismo nella : “Voglio dire, con grande umiltà, che il terrorismo è male! È male nella sua origine ed è male nei suoi risultati. È male perché nasce dall’odio, è male nei suoi risultati perché non costruisce, distrugge! Che tutte le persone capiscano che il cammino del terrorismo non aiuta! Il cammino del terrorismo è fondamentalmente criminale! Io prego per tutte queste vittime e per tutte le vittime del terrorismo nel mondo. Per favore, non più terrorismo! È una strada senza uscita!“.
Ma volendo riassumere il magistero di Papa Francesco con poche semplici parole, potremmo dire, come lui stesso ha detto ai bambini dei campi profughi di Dheisheh, Aida e Beit Jibrin “Non lasciate mai che il passato determini la vostra vita. Guardate sempre avanti. Lavorate e lottate per ottenere le cose che volete. Però, sappiate una cosa, che la violenza non si vince con la violenza! La violenza si vince con la pace! Con la pace, con il lavoro, con la dignità di far andare avanti la patria!“.
Well said Gert, we are closer than ever ,,,,
i hope jesus will return because the popes and otherpriest of the world cannot bring peace only god en his sohncan help us because we do not the thingsgod want from us and we bring war notpeace and lovenow there is Vietnam and china again we have syrieand we are waiting on Russia iran and israel they shall fight in aemageddon and the our lord comes back please jesus return quicly and bring the new worldthere is god waking to the peoplethere is nodead anymore but love forever gert
Solo porgendo, a chi ci ferisce, la guancia che ancora può sorridere, metteremo in pratica l’amore che porta la pace! Il “ma” ed il “se” sono parenti del niente e serbare rancore nel cuore fa male a noi e agli altri. Grazie Papa Francesco, perché semplicemente e coerentemente vivi secondo il Vangelo e lo trasmetti a tutti!
Amo Papà Francesco