La testimonianza cristiana è stata il fulcro della riflessione di Papa Francesco di oggi, domenica 19 aprile 2015, in Piazza San Pietro, prima della recita della : il Santo Padre ha fatto notare come compito della Chiesa e di ogni cristiano sia quello di continuare a testimoniare la Resurrezione di Gesù.
Facendo riferimento alle Letture del Giorno (At 3,15 e Lc 24,48), Francesco ha evidenziato come “nelle Letture bibliche della liturgia di oggi risuona per due volte la parola «testimoni»“: “gli Apostoli, che videro con i propri occhi il Cristo risorto, – ha detto Bergoglio – non potevano tacere la loro straordinaria esperienza. Egli si era mostrato ad essi affinché la verità della sua risurrezione giungesse a tutti mediante la loro testimonianza“.
È questa ancora oggi la missione della Chiesa: dare testimonianza che Gesù ha vinto la morte, dare testimonianza della Resurrezione di Gesù: “il contenuto della testimonianza cristiana non è una teoria, non è un’ideologia o un complesso sistema di precetti e divieti oppure un moralismo – ha spiegato il Vescovo di Roma – ma è un messaggio di salvezza, un evento concreto, anzi una Persona: è Cristo risorto, vivente e unico Salvatore di tutti“.
Tuttavia, ha poi proseguito il Santo Padre, non è solo compito della Chiesa quello di testimoniare Gesù Risorto, ma è compito di ogni cristiano: “ogni battezzato è chiamato a testimoniare, con le parole e con la vita, che Gesù è risorto – ha ribadito – che Gesù è vivo e presente in mezzo a noi. Tutti noi siamo chiamati a dare testimonianza che Gesù è vivo“.
Il fatto che Gesù è vivo ed è presente in mezzo a noi “può essere testimoniato da quanti hanno fatto esperienza personale di Lui, nella preghiera e nella Chiesa, attraverso un cammino che ha il suo fondamento nel Battesimo, il suo nutrimento nell’Eucaristia, il suo sigillo nella Confermazione, la sua continua conversione nella Penitenza – ha quindi concluso Papa Francesco – e la sua testimonianza è tanto più credibile quanto più traspare da un modo di vivere evangelico, gioioso, coraggioso, mite, pacifico, misericordioso. Se invece il cristiano si lascia prendere dalle comodità, dalla vanità, dall’egoismo, se diventa sordo e cieco alla domanda di “risurrezione” di tanti fratelli, come potrà comunicare Gesù vivo, come potrà comunicare la potenza liberatrice di Gesù vivo e la sua tenerezza infinita?“
In piena sintonia!
Voglio ricevere le newsletter di papà Francesco ogni giorno. Grazie
Grazie santita’,per le sue riflessioni che ogni giorno mi aiutano spiritualmente ad amare sempre di più’ nostro Signore, ad amare il nostro prossimo.
Condivido in piena sintonia!
VIVERE IL VANGELO…E’ AMARE IL CREATO DI DIO…E’ CERCARE I SUOI COMANDAMENTI COME RIFERIMENTO…E’ ALLONTANARE IL MALE…E’ OPPORSI AD ESSO. VIVERE IL VANGELO E’ SEGUIRE L’AMORE DI DIO.
Idem!
Grazie Santità delle catechesi e degli insegnamenti .Prego sempre per Lei affinchè il Signore lo Custodisca nel suo ministero Petrino.