C’è grande attesa per la pubblicazione della prima Costituzione Apostolica di Papa Francesco, intitolata “Vultum Dei quaerere” che verrà resa nota tra poche ore in Vaticano. La notizia, comunicata dalla Sala Stampa Vaticana proprio nella giornata di oggi, ha lasciato un certo stupore, non solo per il tipo di documento, che sappiamo essere uno dei più importanti tra quelli che il romano pontefice può emanare, quanto per il tema trattato: la vita contemplativa femminile.
Fin dalla sua elezione, Papa Bergoglio ha posto una particolare attenzione sull’universo femminile nella Chiesa, presenza che il Pontefice ha dichiarato essere, in un certo qual modo, sottovalutata. Nonostante la Chiesa sia femminile, come ha più volte ripetuto Francesco, infatti, la voce delle donne non è sempre ascoltata, e in particolare non si tiene debita considerazione l’ingegno e l’intuito femminile.
Giunge, dunque, come una grande novità il fatto che la prima Costituzione Apostolica di Papa Francesco abbia ad oggetto proprio il mondo femminile, anche se sotto il profilo della vita contemplativa.
Sul contenuto del documento, per il momento, vige il massimo segreto, dato che la Sala Stampa Vaticana ha dichiarato l’embargo, fino appunto al momento della presentazione ufficiale della Costituzione Apostolica “Vultum Dei quaerere” che significa, tradotto liberamente, “cercare il volto di Dio“, che avverrà domani venerdì 22 luglio 2016, alle ore 12.00 alla presenza di S.E. Mons. José Rodríguez Carballo, OFM, Segretario della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica.
La sfida di Papa Francesco, che finora, in tre anni di pontificato ha parlato più volte del ruolo delle donne nella famiglia, nel lavoro, nella Chiesa, è quella di valorizzare la figura femminile senza però clericalizzarla. Si tratta dunque di aprirsi alla femminilità, senza però racchiuderla in ruoli e strutture tipiche dell’universo maschile. Non è tanto una questione di ruoli, dunque, quanto di carismi.